Le Polaroid sono un ricordo delle persone over 40, ma oggi le macchine fotografiche istantanee sono molto diffuse proprio tra i più giovani, ed insidiano gli smartphone. Alla base di questo fenomeno ci sono le caratteristiche dell’esperienza.

Nel lontano 1972 la Polaroid lanciò la prima macchina fotografica con la stampa istantanea, alla quale seguirono diversi modelli che, anche grazie all’ingresso di Kodak nel settore, ne amplificarono la diffusione. Alla fine degli anni ’70 Polaroid e Kodak vendevano circa 15 milioni di macchine fotografiche istantanee, ed oggi la sola Fujifilm vende circa 10 milioni di pezzi della sua linea Instax.

Questa evoluzione era già iniziata da tempo in un mercato tecnologicamente molto maturo, quello giapponese, infatti è negli anni ’80 che la Fujifilm strinse un accordo con Polaroid per realizzare e vendere macchine fotografiche istantanee solo in Giappone. Alla fine degli anni ’90, poi, la nuova linea Instax venne commercializzata in tutto il mondo, e questo spiega perché oggi domina il mercato.

I giovani apprezzano sempre più la materialità delle foto stampate su carta, in un contesto nel quale l’oggetto foto diventa una naturale prosecuzione dell’oggetto telefono, evolvendo quindi nell’applicazione del tactile marketing alle relazioni sociali.

Nell’epoca del tutto, ovunque e subito, la foto istantanea soddisfa l’abitudine di immediatezza e condivisione, ma diventa anche l’occasione per distinguersi e dare materialità e concretezza a noi stessi ed alle persone alle quali facciamo dono della foto. Il dono come un mezzo per creare una relazione che unisce laddove il denaro divide, perché spesso il dono avvia una relazione, mentre il denaro la chiude. Il più delle volte è non richiesto, purtuttavia ha una forza dirompente nel creare relazioni e obbligazioni più forti di qualunque contratto scritto. Del resto è sulla forza del dono che si basano molte attività del terzo settore, del no profit, del volontariato, o semplicemente del volersi bene.

Regalare una foto istantanea è un gesto d’amore.

La vecchia regola degli anni ’80 di stampare le foto è diventata l’eccezione, ed oggi, che la regola è quella di scattare foto digitali, le foto istantanee diventano la nuova eccezione. Un’eccezione che ti consente di distinguerti dalla massa, non solo la massa di persone, ma anche la massa di fotografie digitali conservate nei telefoni, nei computer, nelle pennette usb, e che nessuno sa con esattezza quante siano e cosa raffigurino.

La regola è diventata l’eccezione, e l’eccezione sta diventando la regola.

Se, quindi, le foto digitali esprimono efficienza, rapidità, ed abbondanza, quelle istantanee contrappongono unicità ed esclusività. Ed è per questo che le persone, oramai assuefate alla liquidità del digitale, apprezzano la materialità degli oggetti e degli spazi fisici, perché anche portare con sé una macchina fotografica costituisce un’esperienza fisica e palpabile, che riesce a lasciare nitidi e vividi ricordi.

L’importante non è trascorrere il tempo in maniera piacevole, ma conservare un piacevole ricordo del tempo trascorso. @gcmocci

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A presto
Gian Carlo Mocci